Le asana sono le posizioni base dello Hatha Yoga, la parte visibile ed esterna dello Yoga, che permettono di rafforzare il corpo, migliorandone l’equilibrio ed elasticità.
Insieme ad altre pratiche, come il pranayama e la meditazione, le asana permettono inoltre di creare sia il flow di respirazione che il flow del Prana attraverso l’apertura/chiusura dei chakra.
In generale, il termine “asana” in sanscrito significa “seduto comodo”. Proprio per questo, le asana si intendono come quelle posizioni statiche, che ricordano la natura (piante e animali) o forme geometriche o atteggiamenti legati a principi e virtù.
Se nelle lezioni classiche se ne insegnano più o meno 84, in realtà esistono infinite varianti di posture.
Le stesse, possono essere classificate in base alla loro funzione, come le asana di equilibrio o di potenziamento o di rilassamento muscolare. Oppure in base al loro movimento: in piedi e in equilibrio o flex indietro, laterali e in avanti o torsioni o capovolte.
Le pratiche di Hatha Yoga includono sempre il Surya Namakaskar o Saluto al Sole e una combinazione delle varie classi di asana, a discrezione dell’insegnante.
Ma l’essenza sta nel dettaglio! Solo conoscendo i benefici fisici, spirituali e mentali di ciascuna asana, è possibile entrare nella dimensione del mondo Yoga in tutte le sue varianti.
Asana: la pratica ed i suoi benefici
Ciò che spinge la maggior parte delle persone del mondo occidentale ad avvicinarsi alle pratiche di yogasana è il senso di benessere completo.
Eh sì, perché queste posizioni si praticano proprio per promuovere una buona salute e rendere il corpo flessibile e stabile. Non solo, se eseguito con consapevolezza dello Yoga, si attivano i centri energetici e si acquisisce la padronanza della mente.
In sostanza, essendo posizioni statiche e svolte in maniera fluida, si passa l’intera pratica nel qui-e-ora, risvegliando l’unione tra corpo e mente e, soprattutto, l’equilibrio tra le forze opposte.
Il beneficio delle asana sta proprio nell’alternanza delle posizioni che uniscono e creano equilibrio tra allungamento e compressione, stabilizzazione ed estensione, energia potenziale e dinamica.
In generale, quello che si crea, ogni qualvolta si pratica una asana, è proprio stabilire quattro fattori importanti: le fondamenta, l’allineamento, la stabilizzazione e l’estensione.
In conformità con le proprie capacità personali, e spegnendo la mente ordinaria, si da modo alla propria consapevolezza di espandere i propri orizzonti, proprio grazie alle pratiche delle asana.
Infatti, per apportare i benefici di benessere, ogni asana deve essere praticata in modo confortevole, senza sforzi sportivi o di performance. Serve uscire dallo stato mentale per cui la “perfezione” è un qualcosa da raggiungere, quando, infatti, la perfezione è e succede.
Le asana risvegliano le nostre imperfezioni/perfezioni interiori come tutte le energie yin-yang, e le lasciano fluire insieme alle energie universali.