Il quarto chakra dei sette centri energetici dell’equilibrio, è l’Anahata o Chakra del Cuore e rappresenta l’amore puro incondizionato e la compassione.
Visualizza il colore verde, si trova all’altezza del cuore, al centro del petto, ed è legato al tema della guarigione, della bellezza, dell’incontro dell’asse terrestre con quello celeste, o dal corpo con la mente, dalla materia con lo spirito.
Infatti, l’Anahata è quel punto-focale al centro dei chakra che collega i tre chakra inferiori di natura più umana con i tre chakra superiori di natura più spirituale. È proprio in questo centro che nasce l’amore in tutte le sue forme.
Proprio perché in questo contesto subentrano gli incontri e le trasformazioni, è legato all’elemento dell’aria.
In generale, il Chakra del Cuore è la sede della nostra fiamma divina ed è connesso al nostro Sé Superiore come se fosse una porta d’accesso dell’anima da cui hanno origine tutti i sentimenti più puri come la pace interiore, l’equilibrio e l’amore incondizionato.
Il colore verde associato esprime consapevolezza ed equilibrio, l’amore verso la natura e verso tutti gli esseri viventi. È il simbolo dell’ambiente e della speranza, ma anche della sostenibilità, temi per cui la sensibilizzazione e l’empatia sono necessari.
L’Anahata è relazionato proprio con tutto ciò che riguarda l’amore incondizionato quello che permette di intraprendere un percorso di guarigione e di crescita personale.
Chakra del Cuore bloccato ed il dolore
Se il Chakra del Cuore rappresenta l’amore puro per eccellenza, allora il suo “blocco” è legato al “dolore”, provocando nella persona reazioni o troppo accese o troppo spente verso le ferite e sofferenze della vita.
In pratica, con un Anahata troppo aperto in cui, cioè, passa troppa energia vitale rendendo l’organismo disarmonico, la persona potrebbe reagire creando pensieri ed azioni orientate ossessivamente al soddisfacimento del proprio amore.
Si tratta di un eccesso del desiderio di dare e donare che però non è proprio completamente disinteressato come nel caso dell’amore incondizionato, ma che anzi viene eseguito con pretese di riconoscimenti e di gratitudine in modo da tenere le proprie aspettative sempre realizzate.
Al contrario, quando il Anahata è troppo chiuso e quindi passa meno energia vitale del dovuto, la persona tende a vedersi indegna di amore con capacità solo di colpire o danneggiare se stesso e gli altri.
Vive con lo scudo: in un continuo stato di paura dell’essere rifiutati o di rifiutarsi nel ricevere manifestazione di affetto, chiuso ed apparentemente freddo, per coprire la sua eccessiva vulnerabilità nei confronti dell’amore.
Ritrovare l’armonia nell’Anahata: la guarigione del sé e degli altri
Posizioni yoga, meditazione, massaggi, cromoterapia o tutte le altre tecniche specializzate sono sicuramente un buon inizio per ritrovare l’armonia nel Chakra del Cuore.
Certo è che, se ci accorgiamo di avere l’Anahata troppo aperto o troppo chiuso e quindi “bloccato”, assumeremo la consapevolezza che la nostra percezione della realtà è alterata dalla “sofferenza e dolore” di eventi vissuti.
Come affrontare, dunque, tale tendenza per migliorare la propria vita? Con la guarigione del sé e degli altri, ascoltando ed agendo davvero “col cuore”.
La guarigione del sé e degli altri è ciò che rimane quando si lavora con successo sulle proprie ferite, sofferenze e dolori (in tutte le loro forme).
Per partire, basta osservare i nostri temperamenti tra essere pretendenti e con aspettative di gratitudine, al sentirsi completamente indegni o intimoriti davanti all’amore.
Una persona con il Chakra del Cuore in costante equilibrio è una persona che vive senza rancori o aspettative, ma nel pieno dell’energia vitale che egli stesso canalizza attraverso il suo centro energetico dell’amore.
